Intervista a Francesco Diomede, Presidente FINCOPP e Segretario Nazionale AISTOM
Il Golden Globe è un premio Nazionale sulle best pratice in merito alle procedure d’acquisto dei dispositivi medici monouso (stomia, laringectomia, cateterismo e wound-care) assegnato dalle Associazioni dei pazienti. I premi nelle quattro differenti categorie vengono assegnati in occasione della “Giornata Nazionale per la prevenzione e la cura dell’incontinenza del 28 giugno” o di altro evento nazionale, in base alle evidenze pubbliche, di solito in una sede istituzionale come quella del Ministero della Salute.
Il promotore è stato il Cav. Francesco Diomede (in rappresentanza delle Associazioni FINCOPP, Aistom, FAVO e APS).
Ce ne parla Francesco Diomede, Presidente FINCOPP, Segretario Nazionale AISTOM e vicepresidente nazionale di FAVO
Come nasce l’idea del premio best practice?
Il Golden Globe nasce da una semplice costatazione: ci troviamo ad affrontare molteplici disabilità ed in Italia i dispositivi medici monouso sono vitali per la “vita” dei pazienti e per l’attuazione delle Linee guida e dei PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale = presa in carico del paziente) che variano da regione a regione, da una centrale di acquisto all’altra, da una ASL all’altra. Il problema è spesso drammatico poiché non tutte le regioni fanno fare un aggiornamento professionale ai Provveditori e ai propri dirigenti, anche in termini di applicazione dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), dell’HTA (Health Technology Assessment) e delle delibere attivate dalle Reti Oncologiche Regionali poiché la maggior parte dei pazienti stomizzati sono pazienti oncologici e il tumore alla prostata è diventato il secondo tumore in Italia e spesso produce incontinenza C’è anche scarsa informazione sui costi dei dispositivi e gli impianti sfinterici e urinari hanno certamente un costo, ma vengono ammortizzati nel tempo poiché il paziente ritorna a “vivere” non utilizzando più i prodotti ad assorbenza. L’idea del Golden Globe è quella di premiare le “buone pratiche” in termini di gare d’appalto condotte in regime di libera scelta e soprattutto “qualità” dei prodotti. Questo vuol dire che al paziente deve essere garantita la “libera scelta del sistema di raccolta, cateterismo a intermittenza e piaghe da decubito”, ovvero, che sia assicurata la possibilità di ottenere dal Servizio Sanitario Regionale e dalle Aziende sanitarie locali il dispositivo prescritto dal medico specialista, stabilito in virtù di un percorso riabilitativo personalizzato. Premiando i Dirigenti che fanno gare d’appalto “giuste in termini qualità/prezzo e libera scelta”, il 28 giugno, all’interno di una sede istituzionale come quella del Ministero della Salute, in occasione della Giornata nazionale sull’incontinenza, le Associazioni pazienti assegnano i premi in virtù di precisi indicatori (qualità, prezzo, modalità distributiva, coinvolgimento delle Associazioni, ecc.). Posso confermare la forte emozione e l’orgoglio che trapela dagli occhi dei Dirigenti premiati per le buone pratiche.
Quanto è importante il ruolo delle Associazioni?
Le Associazioni hanno un ruolo fondamentale per la tutela dei diritti dei pazienti e per rendersi portavoce delle istanze della cittadinanza più fragile. Laddove una gara non rispondesse alle esigenze del paziente e va a ledere il diritto alla “vita” è compito delle associazioni intervenire, affinché siano apportati i giusti correttivi e, se necessario, fermare la procedura di gara anche tramite azioni legali. Dobbiamo prendere atto che Aistom in oltre 52 anni di vita ha lottato strenuamente per tutelare le persone stomizzate, e non solo ... Grazie a questi risultati sempre più spesso abbiamo la possibilità di confrontarci con i Dirigenti che istruiscono i bandi gare e riusciamo a salvaguardare in anteprima la libera scelta, la qualità dei prodotti forniti e le modalità distributive.
Come cittadini siamo i primi a riconoscere quanto sia importante risparmiare sulla spesa pubblica: infatti, va da sé che l’acquisto di prodotti appropriati rispetto al bisogno clinico genera un risparmio di costi, ma questo non deve ledere la dignità della Persona, esattamente come recita la Convenzione ONU sulle persone con disabilità. Un diritto che deve essere riconosciuto in tutto il percorso terapeutico e che inizia dalla fase preoperatoria per giungere alle dimissioni. Un percorso che deve essere garantito ad ogni paziente ed è compito delle Associazioni monitorare l’applicazione. Per semplificare al massimo la burocrazia AISTOM e FINCOPP da tempo stanno lavorando con la Commissione nazionale dei LEA e il Ministero della Salute per l’introduzione della ricetta dematerializzata anche la prescrizione per i dispositivi medici monouso. Si tratterebbe di un importante passo avanti per assicurare a tutti il più semplice accesso alle cure: dopo l’intervento chirurgico e il percorso riabilitativo stabilito dagli specialisti, sarà il medico di base a poter rinnovare ogni anno la prescrizione in modalità digitale, utilizzando il sistema informatico regionale.
Mi preme ricordare che oggi, per poter ottenere i dispositivi non è più necessario essere riconosciuti invalidi civili, la prescrizione può valere sino ad un anno e per i primi sei mesi dall’intervento chirurgico c’è la maggiorazione del 50% dei prodotti prescritti. Un importante passo sulla sburocratizzazione che si deve ad Aistom e FINCOPP, grazie alla Lettera Circolare del 1997 a firma dell’ex Ministra della Salute On. Rosy Bindi (ripresa poi dall’ex Ministra Lorenzin). Da quel momento in poi sono stati introdotti i principi per sburocratizzare le modalità prescrittive e la consegna dei prodotti.
AP-71071-ITA-ITA
Blog